Alimenti che non hanno una data di scadenza: quante volte è capitato di dover gettare nella pattumiera un alimento perché giunta la sua data di scadenza magari senza averlo nemmeno consumato?
Lo spreco alimentare è un problema che riguarda la gran parte dei Paesi industrializzati eppure ci sono degli alimenti che non hanno una reale data di scadenza, ovvero un TMC (Termine Minimo di Conservazione). Per i puntigliosi sarà gradito sapere che la dicitura “data di scadenza” va a sostituire la dicitura TMC quando si tratta di prodotti “molto deperibili dal punto di vista microbiologico che potrebbero pertanto costituire, dopo un breve periodo, un pericolo immediato per la salute umana” (art. 24 Regolamento UE.n. 1169/11).
Quali alimenti che non hanno una data di scadenza?
Nel Regolamento Europeo n. 1169/2011, alla lettera d) dell’Allegato X, è specificato anche che: “fatte salve le disposizioni dell’Unione che prescrivono altre indicazioni di data, l’indicazione del termine minimo di conservazione non è richiesta nei casi:
- degli ortofrutticoli freschi, comprese le patate, che non sono stati sbucciati o tagliati o che non hanno subito trattamenti analoghi; questa deroga non si applica ai semi germinali e prodotti analoghi quali i germogli di leguminose,
- dei vini, vini liquorosi, vini spumanti, vini aromatizzati e prodotti simili ottenuti a base di frutta diversa dall’uva, nonché delle bevande del codice NC 2206 00 ottenute da uva o mosto di uva,
- delle bevande con un contenuto di alcol pari o superiore al 10 % in volume,
- dei prodotti della panetteria e della pasticceria che, per loro natura, sono normalmente consumati entro le ventiquattro ore successive alla fabbricazione,
- degli aceti,
- del sale da cucina,
- degli zuccheri allo stato solido,
- dei prodotti di confetteria consistenti quasi unicamente in zuccheri aromatizzati e/o colorati,
- delle gomme da masticare e prodotti analoghi.“
Riassumendo e aggiungendo, non scadono o sono a lunghissima conservazione:
- Il sale (ottimo anche per conservare);
- I liquori;
- L’aceto;
- Lo zucchero solido (dunque si, anche il cioccolato);
- Le gomme da masticare;
- Il Miele (la data di scadenza è presente ma grazie alla scarsissima percentuale di acqua e l’alto contenuto di zuccheri è praticamente inattaccabile dai batteri e quindi non ha scadenza);
- La senape (idem del miele, contiene molto aceto che agisce come conservante. Se si supera di molto la data di scadenza potrebbe perdere profumo e sapore fresco dunque è sempre meglio conservarla a bassa temperatura e al buio);
- Legumi e semi (lunghissima conservazione grazie all’assenza di acqua e alla dura consistenza. Ciò li rende inattaccabili dai batteri e dalle muffe, anche dopo molti anni);
- Il riso (tranne quello integrale. Potrebbe durare 30 anni se conservato a bassissima temperatura e senza ossigeno);
- La salsa di soia (è un prodotto fermentato e contiene molto sale).
Articolo revisionato dalla Biologa Nutrizionista Maria Di Bianco