È meglio vendicarsi attivamente su chi ci ha fatto un torto oppure sedersi sulla riva del fiume e aspettare che la corrente ci trascini davanti agli occhi il cadavere del nostro nemico?
Una donna che ha vissuto abbastanza da sapere come vanno le cose nella vita propenderà quasi certamente per la seconda soluzione.
Perché la prima, la vendetta qui e ora, se anche più gratificante dal punto di vista emotivo, sa per esperienza che spesso e volentieri porta solo un mare di guai e di complicazioni. E soprattutto conseguenze non previste: la vita è già piena di “unintended consequences”, perché aumentarne la probabilità con delle mosse avventate?
Una donna forte è dunque quella che non cerca vendetta nei confronti di quanti l’hanno fatta soffrire, per esempio un uomo che l’ha respinta. Lei è capace di lasciare fare al karma, quella forza insita nelle cose del mondo per la quale a gioco lungo tutto si riequilibra e chi ha vinto ieri perde oggi e viceversa.
Una donna forte e che sa ciò che vuole non si attarda su situazioni che non hanno rimedio. Sa lasciare andare chi non la merita e soprattutto sa quando arriva quel momento. Non ha paura della solitudine. Anzi, la solitudine è per lei un’occasione per rifiatare, riflettere e concentrarsi sulle mosse successive.
Una donna forte non avverte il bisogno di vendicarsi, perché sa che sarà la vita ad incaricarsi di fare il “lavoro sporco” per lei. Quando il karma avrà agito – è questa la sua ferma convinzione – tutti avranno quel che si meritavano fin dall’inizio e giustizia sarà stata fatta.
Perché la vita è troppo breve per sprecarla in inutili vendette. Meglio aspettare che si compia il destino. Se volete chiamatelo pure karma, ma ci siamo capiti.
In fondo è più o meno quello che ha sempre saputo la saggezza popolare: “Calati iuncu ca passa la china”. Lasciamo passare la piena, la vita farà il resto.