Di recente la rivista Il Salvagente è tornata a testare alcune marche di pasta lunga per vedere se per caso contenessero tracce di glifosato.
Su 20 marche di spaghetti sottoposte a indagine 7 hanno mostrato tracce del discusso erbicida.
Va ricordato che già nel 2018 e nel 2019 alcune analisi avevano provato che nella pasta in vendita sugli scaffali dei nostri negozi (non solo gli spaghetti) c’era la presenza di glifosato.
Il glifosato è un cosiddetto erbicida “totale” il cui brevetto, scaduto nel 2001, si deve alla multinazionale Monsanto.
Il composto chimico fu scoperto una prima volta nel 1950 dal chimico Henry Martin, che lavorava per la svizzera Cilag, ma la cosa non fu pubblicata. Lo stesso composto fu poi riscoperto, in maniera indipendente, vent’anni più tardi nei laboratori della Monsanto, nel corso di una ricerca sugli addolcitori d’acqua.
Come agisce il glifosato
Il meccanismo d’azione del glifosato consiste nella inibizione di un enzima fondamentale per la sopravvivenza delle piante.
Il successo di questa sostanza si deve alla sua bassa pericolosità: per l’uomo la tossicità è bassa, almeno rispetto agli erbicidi in uso all’epoca della sua introduzione; inoltre il glifosato non penetra molto in profondità nel suolo, non più di 20 centimetri, il che dovrebbe impedire che possa contaminare la falda acquifera.
Va però rammentato che nel 2012 la rivista Food and Chemical Toxicology pubblicò uno studio di J.E. Séralini e collaboratori che pareva metterne in luce una grave patogenicità e cancerogenicità (nei ratti però).
Va anche ricordato che in seguito la ricerca fu ritirata per via delle critiche della comunità scientifica circa le metodologie di impiego dei dati e l’affidabilità dei risultati.
Il dubbio sulle ricerche successive
Va però sottolineato che, come ha scritto anche il francese Le Monde, le valutazioni di non pericolosità che si sono succedute negli anni sul glifosato sembra siano state influenzate dai dati diffusi in merito proprio dalla Monsanto, ovvero la principale parte in causa.
Nel marzo 2015 la IARC, International Agency for Research on Cancer, ha classificato il glifosato come una sostanza “probabile cancerogena per l’uomo”, inserendola nella categoria 2A. Studi in laboratorio hanno mostrato che il glifosato induce danni genetici e stress ossidativo.
Per la IARC il glifosato rientra nella classe 2A, che comprende le sostanze per le quali c’è una limitata prova di patogenicità nell’uomo, ma sufficiente nei test sugli animali.
Ma torniamo al Salvagente. Rispetto a un precedente test fatto nel 2018 la situazione è un po’ peggiorata. Due anni fa solo le paste di Lidl e Eurospin evidenziavano tracce di glifosato, ora invece, come si diceva sopra, i marchi in cui è stato trovato sono sette.
Per la rivista questo si può spiegare col fatto che tra il 2016 e il 2018 l’attenzione verso la sostanza era massima. Quindi i consumatori erano più attenti e facevano scelte di acquisto conseguenti.
Oggi invece – complice anche la pandemia – l’attenzione è scemata e forse non è un caso che nel 2020 le importazioni di grano canadese torneranno ai livelli del 2016.
Pasta con glifosato: veniamo al test del Salvagente
Gli spaghetti in cui sono state trovate tracce di glifosato (in ogni caso sempre nei limiti di legge) sono quelli delle seguenti marche: Divella, Esselunga, Eurospin, Garofalo, Lidl, Rummo e Agnesi.
Il grano canadese
Una spiegazione può essere che Divella, Esselunga, Eurospin, Garofalo, Lidl e Rummo producono gli spaghetti anche con del grano grano straniero ed è probabile che questo arrivi dal Canada. La certezza però non c’è, perché i produttori se la possono cavare indicando in etichetta semplicemente una “Ue” e/o “non Ue”.
Ma non si salva neppure la pasta al cento per cento italiana
Dal test si evince infatti che anche gli spaghetti Agnesi con grano 100% italiano presentano tracce di glifosato, anche se molto al di sotto dei limiti di legge. Idem per Rummo, che pure di recenteha annunciato che avrebbe prodotto pasta solo con grano italiano.
Gli spaghetti migliori (senza glifosato)
Dall’analisi del Salvagente gli spaghetti migliori sembrano essere: Molisana; De Cecco, Coop, Alce Nero, NaturaSì e Giromoloni. Bene anche Barilla e Voiello.