Una ricerca dice che chi ama il sapore amaro ha questa personalità
Pare che una certa propensione a gustare cibi e bevande amari possa essere correlata ad alcuni tratti di personalità antisociali.
Lo dice una ricerca pubblicata nel 2015 sulla rivista Appetite, in cui due studiosi dell’Università di Innsbruck (in Austria) hanno provato a collegare le preferenze alimentari delle persone con specifici tratti del carattere.
Lo studio è stato condotto dagli psicologi Christina Sagioglou e Tobias Greitemeyer. I due hanno chiesto a 500 volontari di dichiarare le loro preferenze riguardo a diversi alimenti di ogni aroma e sapore.
Una ricerca dice che chi ama il sapore amaro ha questa personalità
La triade oscura
In seguito i soggetti del campione sono sono stati sottoposti ad alcuni test di personalità, tra i quali il Big Five Questionnaire, che valuta l’intervistato in base a cinque grandi categorie psicologiche: estroversione, apertura mentale, gradevolezza, stabilità emotiva, coscienziosità, e il test che serve a individuare la cosiddetta triade oscura, ovvero narcisismo, machiavellismo e psicopatia.
Dalle risposte raccolte i due psicologi hanno tratto la conclusione (abbastanza provvisoria, in realtà) che le persone alle quali piacciono i cibi amari avrebbero una maggiore propensione all’aggressività, alla psicopatia e financo al sadismo.
Secondo quanto si legge nella ricerca, «i risultati suggeriscono che il gradimento di una persona per gli alimenti e le bevande di gusto amaro è stabilmente legato al lato oscuro della sua personalità».
Troppa soggettività
La stessa ricerca però sembra contraddire le sue stesse conclusioni quando gli autori ammettono che la preferenza per un certo gusto è influenzata da una varietà di fattori, tra i quali le esperienze passate e la fisiologia individuale.
Tra l’altro la ricerca mette in rilievo come persone diverse tendano a identificare i sapori in modo diverso, sicché quel che è “amaro” per uno può non esserlo per un altro.
In definitiva la conclusione dei due psicologi sperimentali è che c’è bisogno di ulteriori approfondimenti per vedere se ci sia davvero un collegamento tra il gusto per l’amaro e il lato oscuro della personalità.