Fioritura spettacolare: il modo giusto per annaffiare LE ORCHIDEE
Le orchidee sono tra i fiori più belli che si possano vedere, rendono ogni ambiente immediatamente più elegante. Curarle però non è sempre semplice, il problema, il più delle volte è l’innaffiatura, impariamo allora a farla nel modo più corretto.
Fioritura spettacolare: il modo giusto per annaffiare LE ORCHIDEE
Prima regola: il luogo
Il titolo che abbiamo dato a questo paragrafo sembra sibillino. In realtà vogliamo semplicemente dire che non esiste una regola unica per tutte le orchidee, perché sono molto sensibili all’ambiente in cui si trovano. Quindi una pianta con un’esposizione calda collocata in un ambiente secco, avrà, naturalmente bisogno di molte più innaffiature di una posta in un ambiente umido e poco luminoso.
Seconda regola: come rendersi conto che l’orchidea ha bisogno di essere innaffiata
Le orchidee sono spesso invasate in contenitori trasparenti, non è una semplice scelta estetica, tutt’altro. Le radici sono il primo indicatore di salute della pianta. Questa ha bisogno di bere quando le radici inferiori prendono un colore argenteo, come se fossero ricoperte da una polverina. Questa caratteristica è dovuta ad un’ossidazione delle radici che aiuta la pianta a trattenere l’acqua.
Possiamo dire che questo è l’unico vero metodo che ci dà un’indicazione chiara del bisogno d’acqua dell’orchidea. Quello che si fa con le altre piante, ovvero controllare le foglie, in questo caso potrebbe essere fuorviante. Le foglie delle orchidee, spesso, diventano morbide per ragioni diverse dalla mancanza d’acqua. Se ci basassimo su questo elemento potremo rischiare di innaffiare in eccesso e portare la pianta al marciume radicale che la farebbe inevitabilmente morire.
Terza regola: come innaffiare le orchidee
Il metodo più sicuro per innaffiare le orchidee in modo sicuro è quello ad immersione. Consiste nell’immergere il vaso in una bacinella d’acqua fino a che le radici non passano dal colore argenteo a quello verde brillante. L’acqua che si usa è molto importante, quella del rubinetto spesso è troppo calcarea, è quindi meglio usarla in abbinata con quella demineralizzata.
In alternativa l’acqua di un pozzo o quella piovana saranno sicuramente perfette. Immergiamo anche una bustina di tee all’interno del liquido, questo rilascerà acido tannico che aiuta a far crescere nuove radici. Naturalmente questo metodo serve solo se abbiamo necessità di far sviluppare nuovamente le radici, nel caso di una pianta appena acquistata non sarà necessario. Nel periodo di fioritura, invece, potremo aggiungere del fertilizzante
Quarta regola: il coprivaso
Quando finalmente le radici avranno acquistato una colorazione verde, sarà il momento di togliere la pianta dall’acqua, sgocciolarla e collocarla dentro ad un coprivaso. Quest’ultimo deve essere semitrasparente e con un rialzo sul fondo. Queste caratteristiche permetteranno alle radici di assorbire la luce senza, però, essere bruciate dai raggi solari. Ill rialzo farà si che l’acqua in eccesso possa evaporare senza far marcire la nostra orchidea.
Con questi piccoli consigli avremo sempre orchidee stupende e sane.