Il vetro temperato, chiamato anche vetro di sicurezza, si caratterizza per la sua particolare robustezza.
Vediamo meglio cos’è e come riconoscerlo.
Cos’è e per cosa si usa
Questo tipo di vetro è molto resistente e presenta la prerogativa di frantumarsi in tanti piccoli pezzi rotondi in caso di rottura, impedendo che le persone vicine si taglino o si facciano male.
Per tale motivo esse viene usato, ad esempio, per la realizzazione dei finestrini delle macchine e per le porte a vetro che si trovano all’interno delle abitazioni.
E’ perfetto anche per i complementi d’arredo da esterno.
Come riconoscerlo?
Riconoscere il vetro di sicurezza da quello normale non è semplicissimo.
La legge prevede che esso sia identificabile da un marchio inciso a laser o in un altro modo che, comunque, ne impedisca la rimozione.
Se acquistate un oggetto in vetro temperato pertanto, dovrebbe esserci sopra apposta questa etichetta, con indicazione anche del codice di sicurezza e del produttore.
L’etichetta non c’è?
Allora per riconoscerlo fate caso alle seguenti peculiarità:
- spessore. Rispetto al vetro normale, quello temperato può essere fino a 5 volte più spesso
- gli spigoli sono smussati e mai a taglio vivo
- a differenza del vetro normale, quando viene colpito dalla luce il temperato dà immagini distorte
- esso presenta sempre una superficie leggermente imperfetta. Mettete il vetro in orizzontale ed osservatelo con grande attenzione in tutte le angolazioni possibili: eventuali striature e/o piccole ondulazioni sono lasciate dai rulli nella fase di fabbricazione.
- gli occhiali con lenti polarizzate aiutano ad individuare meglio la presenza di segni e striature
- a differenza del vetro normale, quello temperato ha una grande resistenza al calore (non si distorce né si rompe) e possiamo dire che sia proprio questa la “prova del nove” per riconoscere il vetro temperato da quello che invece non lo è.