Non c’è spreco di energia più grande dell’aggrapparsi inutilmente a qualcuno che non vuole più restare al nostro fianco.
Purtroppo nella vita tutto finisce, anche l’amore. Non ci sono regole precise, non si sa quando scatterà la data di scadenza, ma il più delle volte questa arriva, puntuale come le tasse.
Che fare allora? Aggrapparsi al passato? Cercare di tenere in piedi un’esperienza che ormai vi siete resi conto entrambi non può più stare in piedi?
Potete anche decidere di provare a tenere in vita il rapporto, ma se tra voi è davvero finita si tratterà di una fatica davvero dura da sopportare, sia per te che per l’altra persona. Ne vale la pena?
Chiaro che perdere la persona che amiamo (o che abbiamo amato, fa lo stesso) fa molto, molto male, ma non bisognerebbe anche perdere la dignità, nel tentativo di salvare quel che non può essere più salvato.
La cosa più salutare da fare, invece, è guardare in faccia la situazione. Se il rapporto non può essere più ricucito in nessun modo, allora è il caso di mollare tutto e passare ad una nuova fase della nostra vita (sempreché, naturalmente, non ci siano figli di mezzo, perché allora è tutta un’altra storia).
Se e quando riuscirete a fare i conti con la situazione così com’è, allora vuol dire che vi amate sopra ogni altra cosa. Il che può sembrare brutto da dire, ma amarsi è la chiave per sopravvivere.
Se abbiamo amore e rispetto per noi stessi, allora potremo guadagnarci anche quello degli altri. Vivere nel passato significa aggrapparsi a un’idea di noi stessi che avevamo costruito per compiacere gli altri, ma alla fine della fiera quel che conta è avere rispetto per sé.
Nisi ego mihi, quis mihi? Se non mi aiuto da solo, chi lo farà per me?