Conosci i 10 cibi più velenosi e che mangi abitualmente?
Gli alimenti che oggi ritroviamo in tutti i supermercati e nei ristoranti al contrario di quello che pensiamo non sono sempre prodotti naturali e affidabili. Molti degli alimenti che mangiamo spesso sono tossici o poco salutari in alcune parti, o mediante certe preparazioni. Gli alimenti che possono provocare intossicazioni sono elencati qui di seguito.
Se impazzite per le ciliegie fate attenzione a non ingoiare, anche accidentalmente, il nocciolo. Il nocciolo, infatti contiene acido cianidrico, una sostanza tossica che ostacola il trasporto dell’ossigeno. Niente da preoccuparsi per la polpa che non contiene questo veleno.
I funghi presentano tossine termolabili, ovvero che vengono distrutte con la cottura. E’ bene quindi consumarli cotti e in quantità moderate. Bisogna evitare di farli mangiare ai bambini sino ai 13-14 anni in quanto la chitina, ovvero una sostanza presente nella loro membrana cellulare, è difficile da digerire per la mancanza di alcuni enzimi che si occupano del loro smaltimento.
Viene utilizzata per dare sapore e gusto a molti piatti, ma comunque sia non bisogna esagerare con la noce moscata a causa dell’alto contenuto di miristicina, una sostanza neurotossica che se assunta in quantità elevata dà luogo ad allucinazioni e convulsioni.
Tempo fa il pomodoro era ritenuto velenoso per l’elevato contenuto di solanina, una sostanza che la pianta produce da sola come naturale pesticida. Si è scoperto poi che la solanina fortunatamente, è contenuta nel fusto e nelle foglie della pianta, ovvero le parti non commestibili.
La solanina, è contenuta anche nei germogli e nella buccia delle patate. Quindi si raccomanda di eliminare la buccia prima di cuocerle. Bisognerà rimuovere soprattutto la parte verde che rappresenta la regione in cui la solanina si concentra di più, le patate verdi eliminatele a prescindere che contengono livelli di solanina che superano i 100 mg/100 g, e l’alcaloide tossico non viene purtroppo distrutto con la cottura; infatti viene distrutto a temperature superiori ai 243 °C.
Le mandorle apportano grassi, vitamine e sali minerali essenziali per l’organismo, ma le mandorle amare dovrebbero essere eliminate o assunte in quantità ridotta. La sostanza tossica è l’amigdalina che una volta nell’organismo produce acido cianidrico (da cui si forma il cianuro).
Le mele sono ricche di vitamine e antiossidanti. Ma state attenti nel rimuovere tutti i semi perché anch’essi contengono amigdalina. Se consumati in grande quantità possono provocare la morte; in quantità non letali causano sbalzi d’umore, depressione e problemi respiratori.
I fagioli cotti sono ricchi di nutrienti, ma se mangiati crudi sono tossici per la presenza di una una tossina, la fitoemoagglutinina, la cui ingestione nausea, vomito e diarrea. Vi consigliamo di lasciarli in ammollo per 4-5 ore prima della cottura, e cambiare l’acqua utilizzata per l’ammollo.
È molto utilizzato in pasticceria ma purtroppo può essere consumato solo lo stelo di questa pianta. Le foglie possiedono un’alta quantità di acido ossalico, con una forte proprietà lassativa dannosa per i reni.
I fiori di sambuco vengono utilizzati per preparare sciroppi, mentre le bacche cotte sono utilizzate per preparare gelatine e marmellate. Le parti verdi e la corteccia di sambuco sono invece tossiche. E’ sconsigliato assumere molti prodotti a base di sambuco in quanto potrebbero provocare diarrea e disturbi gastrointestinali.
Il pesce palla rappresenta una prelibatezza nella cucina giapponese, cinese e coreana. La dose letale per un uomo è un solo milligrammo di tetrodotossine (neurotossine presenti nel fegato, ovaie, intestino e pelle del pesce). Infatti questo pesce in Giappone può essere cucinato solo chi ha un’apposita licenza.
Visionato dalla Biologa Nutrizionista Maria Di Bianco