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Arredare la casa con le piante stabilizzate: alcuni consigli utili

I trend più recenti di interior design riconoscono un ruolo di primo piano all’impiego delle piante da interno; da un lato, infatti, consentono di migliorare la salubrità dell’aria all’interno degli ambienti domestici. Dall’altro, contribuiscono a creare un’atmosfera più accogliente e rilassante, conferendo alla casa un aspetto più ‘naturale’.

Naturalmente, per valorizzare una scelta di questo tipo è necessario scegliere varietà vegetali in grado di crescere bene in vaso e in un ambiente diverso da quello esterno, anche in relazione a fattori quali l’umidità e l’esposizione solare. Una valida alternativa, da questo punto di vista, è rappresentata dalle piante stabilizzate: di seguito, vediamo di cosa si tratta e come possono essere impiegate per impreziosire l’arredo degli ambienti domestici.

Cosa sono le piante ‘stabilizzate’

Le piante stabilizzate sono specie vegetali (muschio, fiori o altro) sottoposto ad un particolare processo di ‘stabilizzazione’, che consente loro di sopravvivere per anni senza perdere le proprie caratteristiche naturali, senza bisogno di effettuare alcun tipo di manutenzione. Questo tipo di piante, infatti, non necessita di irrigazione, di esposizione alla luce solare, né di interventi o cure di altro tipo. Ragion per cui vengono impiegate principalmente per l’arredo di uffici e altri ambienti destinati ad un uso professionale.

In aggiunta, il processo di stabilizzazione fa sì che la pianta non cresca ulteriormente, conservando nel tempo le proprie dimensioni. Questo risultato viene ottenuto per mezzo di una specifica lavorazione: le piante, raccolte all’apice dello sviluppo vegetativo, vengono riposte in apposite camere di stabilizzazione, dove luce, temperatura e umidità sono tenute sotto controllo. Successivamente, le piante vengono immerse in una soluzione acquosa contenente glicerina e coloranti alimentari; durante l’infusione, la linfa evapora dalle piante, e viene sostituita dalla soluzione stabilizzante.

Come utilizzarle per arredare

Le piante stabilizzate sono una soluzione piuttosto versatile per l’arredo degli ambienti domestici; in particolare, si prestano ad essere inserite soprattutto all’interno di locali stabilmente climatizzati e caratterizzati da una modesta esposizione alla luce solare. Come spiega il portale specializzato MyGreenHelp.com, una pianta stabilizzata è particolarmente adatta alle decorazioni a parete; utilizzando muschi ed altre varietà, infatti, è possibile creare dei ‘quadri’ di verde, perfetti per vivacizzare l’arredo del soggiorno o dell’area living.

In alternativa, è possibile utilizzare le piante stabilizzate per allestire delle vere e proprie pareti d’accento naturali, rivestendo una colonna o un pilastro, per creare una sorta di giardino verticale; il consiglio è di implementare una soluzione di questo tipo all’interno degli ambienti maggiormente destinati alla convivialità (saloni, soggiorni open space). A seconda della varietà prescelta, le piante stabilizzate possono decorare mensole e scaffali, oppure essere integrate con lampade a sospensione, così da ottenere un effetto tanto originale quanto suggestivo. Al contempo, il verde stabilizzato si presta anche ad impieghi più ‘convenzionali’: le varietà più frondose e voluminose sono utilizzabili come le comuni piante da interno. In tal caso, trovano posto anche in altri ambienti della casa, dal bagno allo studio, fino alla camera da letto.

Alcuni consigli pratici

Benché non necessitino di manutenzione nel senso stretto del termine, le piante stabilizzate hanno bisogno di condizioni controllate; inoltre, bastano pochi e semplici accorgimenti per conservare tutte le proprie caratteristiche il più a lungo possibile. In particolare:

  • non vanno collocate all’esterno;
  • devono essere lontane da fonti di calore (stufe, camini, termosifoni);
  • non vanno innaffiate o spruzzate con acqua;
  • non devono essere esposte alla luce solare diretta per lunghi periodi di tempo;
  • vanno protette dagli insetti, utilizzando un apposito spray;
  • devono essere spolverate periodicamente, utilizzando un asciugacapelli con getto d’aria fredda a bassa intensità;
  • il tasso di umidità ambientale dovrebbe essere costante, tra il 50% e il 65%.
Maria

Classe 1966, vanta una storica esperienza nella realizzazione di video tutorial e guide legate al mondo del fai da te e del riciclo creativo. Nel 2018 ha deciso di fondare il proprio portale di informazione relativo ai temi a lei tanto cari, col fine nobile di limitare gli sprechi e foraggiare il riuso creativo.

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