Ultimamente si fa un gran parlare di crema solare a causa dell’eventuale presenza di filtri chimici di dubbia composizione, come ad esempio l’ossibenzone.
Di cosa si tratta? In breve, questa sostanza protegge sì dai raggi UV in maniera eccellente, ma alcuni test ipotizzano che, se assorbita dalla pelle, potrebbe entrare in circolo nel sangue con conseguenze potenzialmente dannose soprattutto a carico del sistema endocrino. Sembra che sia possibile un suo comportamento da distruttore ormonale.
La FDA americana (Food and Drug Administration – Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) ha condotto uno studio da cui è emerso che 6 filtri chimici passano nel nostro apparato circolatorio dopo appena una sola applicazione di crema. Questi sono: octocylene, avobenzone, octinoxate, homosalate, octisalate e ovviamente oxybenzone.
Sempre lui, inoltre è responsabile di possibili reazioni irritanti sulla cute, come ad esempio anche una fotoallergia, ossia eruzioni e sfoghi pruriginosi sui soggetti sensibili.
In attesa che la comunità scientifica decreti con analisi apposite la sua eventuale ed effettiva pericolosità, il consiglio è quello di evitarne l’utilizzo. Senza contare che il suddetto composto risulta compromettere la sopravvivenza dei coralli. La sua dispersione in mare pare, tutt’oggi, davvero poco auspicabile, tanto che nel 2018 le Hawaii ne hanno vietato l’utilizzo.
Come orientarci allora nella scelta dei solari? Curiose? Iniziamo!
Se i filtri chimici potrebbero essere dannosi, diverso è il discorso per quelli minerali: pare poco probabile che possano penetrare il derma ed entrare in circolo. Sempre la FDA ha specificato che biossido di titanio e ossido di zinco proteggono dai raggi UV ad ampio spettro e siano preferibili rispetto a qualsiasi altro componente.
In breve, il suggerimento resta quello di ricorrere a creme solari senza ossibenzone e con filtri di origine naturale.
Ecco allora 4 possibili prodotti con un INCI incoraggiante:
Ovviamente non sono le sole, ma imparate a leggere l’INCI per escludere la presenza di filtri potenzialmente nocivi.