Da Milano a Roma, la qualità dell’aria: il Coronavirus ha portato a conseguenze oltre l’immaginabile collettivo. Negative indubbiamente eppure anche positive.
Una su tutte: il calo significativo dell’inquinamento atmosferico. I livelli di smog si sono ridotti drasticamente e la famigerata nube di gas tossico, causata dalle industrie, sembrerebbe quasi scomparsa.
La Nasa e l’Esa (Agenzia Spaziale Europea) ci regalano immagini satellitari decisamente ottimistiche. Le immagini dipingono un quadro nettamente pulito dal biossido di azoto (emesso dai veicoli, centrali elettriche e impianti industriali).
I parametri normativi utili a proteggere la salute umana sono ben precisi.
Gli inquinanti maggiormente tenuti sotto controllo sono: PM10 e il PM2.5 (PM significa Particulate Matter ovvero Particolato). Il limite giornaliero per il PM10 corrisponde a 50 µg/m³, da non superarsi per più di 35 giorni all’anno; quello annuale è di 40 µg/m³ media annua. Il limite annuale per il PM2.5 corrisponde dal 2015 a 25 µg/m³ media annua.
A Milano già dalla fine di febbraio si registra una diminuzione delle polveri sottili al di sotto del livello soglia; anche a Roma la concentrazione del biossido di azoto ha subito una rilevante diminuzione di circa il 50%.
L’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) tuttavia fa delle precisazioni. la meteorologia è un elemento variabile ed incide sulla validità dei confronti. Un confronto delle ultime settimane con i periodi precedenti risulterebbe un’analisi semplicistica. Sarebbe un’analisi solo qualitativa ed anche superficiale. E aggiunge: “[…] non, invece, di natura quantitativa e approfondita come invece si potrà fare, con i tempi dovuti, al termine di questo periodo che continuiamo a sperare sia più breve possibile”.
Claus Zehner (ESA) è il responsabile nella missione per Copernicus Sentinel-5P, il satellite che fotografa la situazione atmosferica globale. Zehner commenta le minime variazioni dei dati dovute alla incidenza della copertura nuvolosa e al cambiamento del tempo: “Anche se potrebbero esserci minime variazioni nei dati […], siamo molto fiduciosi che la riduzione di emissioni che possiamo osservare coincida con la serrata in Italia che determina meno traffico e meno attività industriali”.
Ma la pandemia riuscirà a trasformare il modo di agire dell’economia perché diventi più efficiente dal punto di vista energetico?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Foto di Pierre Cantagallo , pagina Facebook
“Un’immagine positiva da Venezia?
Si vede il fondo del canale. Acqua limpida.”