Smalto per unghie: le sostanze chimiche contenute da questo prodotto interagiscono con il nostro organismo: vediamo insieme di cosa si tratta.
Tutte le donne prima o poi hanno provato ad applicare lo smalto per le unghie.
Si tratta di un prodotto cosmetico assai comune e assai usato. E proprio perché molto comune e molto usato, di solito non ci si rende conto dei potenziali rischi che lo smalto può comportare per la salute.
Gli smalti per unghie in realtà contengono diverse sostanze chimiche che finiscono per essere assorbite dall’organismo.
In altri termini, lo smalto non è così innocuo come può apparire a prima vista.
Una cosa che molte di voi sanno, ma che mette conto di essere ricordata, è che lo smalto non va passato tutti i giorni, perché in tal caso le unghie possono ingiallirsi ed indebolirsi.
Ma anche se rispettate questa regola basilare, non significa che lo smalto non possa avere degli effetti anche spiacevoli sulla salute.
C’è da dire, in effetti, che uno studio recente ha mostrato che molte delle marche più diffuse sono potenzialmente più dannose di quanto si immagini comunemente.
I ricercatori hanno compiuto dei test su molte donne che usavano lo smalto piuttosto di frequente: il loro scopo era vedere se ci fosse nel loro organismo un accumulo di tossine.
Ecco cosa succede al tuo organismo dopo che ti applichi lo smalto per unghie
Dalla ricerca è venuto fuori che nel cento per cento dei casi c’era un accumulo preoccupante di fosfato di trifenile a 10 ore dall’applicazione dello smalto.
Questa sostanza è contenuta in quantità rilevanti in otto smalti su dieci e di solito di questo non c’è alcuna indicazione in etichetta.
Sembra che questa sostanza produca effetti non proprio tranquillizzanti sul sistema endocrino, ovvero, in sostanza, sulla secrezione degli ormoni e quindi sul metabolismo e sullo sviluppo (se ad applicare lo smalto sono delle adolescenti o addirittura bambine pre-adolescenti).
Tra gli altri composti che spesso sono presenti negli smalti per le unghie ci sono la formaldeide (può causare problemi respiratori) e il toluene (che interferisce con lo sviluppo dei bambini e può irritare la pelle).