In America esiste un’associazione no profit denominata Anxiety and Depression Association of America, che studia i sintomi e gli effetti dell’ansia. Una recente ricerca ha sottolineato il fatto che, nonostante questa sia una malattia invalidante a tutti gli effetti che colpisce soprattutto le donne, trova nel sesso femminile i soggetti più forti. Le motivazioni sono semplici.
La maggior parte delle donne cerca di tenere per sé i propri sentimenti negativi, specie quando si tratta di ansia: l’incomprensione di chi non soffre di tali disturbi, può portare le persone a sottovalutarli. Ma una donna è abbastanza forte da farsi carico da sola di tutto ciò, senza colpevolizzare chi non la capisce. Molte hanno una famiglia, un lavoro e una casa di cui occuparsi e sfruttano queste “distrazioni” per combattere gli stati d’ansia e affrontare le proprie paure, buttandosi a capofitto nella quotidianità per non lasciar decantare i pensieri oscuri.
La sensibilità tutta femminile di una donna, la porta spesso ad essere più altruista nei confronti del prossimo ed è proprio questo sentimento positivo a tenere lontana l’ansia, nella maggior parte dei casi. Sono spesso guerriere insospettabili, che rifiutano il vittimismo in favore della lotta per raggiungere i propri obiettivi e mostrarsi sempre al massimo delle proprie capacità.
Nella maggior parte dei casi, queste donne cavalcano l’onda del disturbo d’ansia senza farsene sopraffare, troppo orgogliose per chiedere aiuto. Chi vive al loro fianco, avrebbe il compito di cogliere i segnali del loro malessere e supportarle al meglio, offrendo un appoggio valido quando sono troppo stanche per combattere. Bastano un gesto, uno sguardo o un sorriso per comunicare loro la comprensione di cui hanno – anche a loro insaputa – bisogno. Non sempre dietro a una persona ironica e solare si nasconde la serenità: molto spesso ci sono battaglie silenziose che si combattono, ma restano invisibili al mondo esterno.