Facial Gua Sha, il trattamento di bellezza che attualmente cavalca l’onda dei Social. Non sapete cos’è?
Ve lo spieghiamo noi!
Le origini del Gua Sha
Siamo nell’ambito della medicina tradizionale cinese, precisamente in quello che parla di tecniche di massaggio per il corpo. Gua significa “strofinare” e Sha significa “calore”. La tecnica che lo utilizza è approdata in Occidente grazie ad un libro di Arya Nielsen, una agopunturista americana.
L’utilizzo del Gua Sha sfrutta la comunicatività del nostro corpo. Sfregando sulla pelle diamo al corpo l’impressione che ci sia un danno da riparare che realmente non c’è. In questo modo l’organismo reagisce attivando il naturale processo di rigenerazione. I suoi vantaggi risiedono appunto nello stimolare circolazione e sistema linfatico, supportando di riflesso il sistema nervoso.
Il Gua Sha facciale è l’evoluzione di questa tecnica: il viso viene massaggiato con le pietre allo scopo di modellare i contorni e far confluire più ossigeno alle cellule del viso.
Per facilitare il movimento della pietra sulla pelle, possono essere utilizzati oli e balsami. Ma non tutte le pietre chiaramente sono adatte.
Le pietre da utilizzare
Prima di tutto la pietra che vogliamo utilizzare per la nostra routine di bellezza deve essere fredda. Se risulta calda significa che è composta da resine. Ogni pietra apporta dei benefici. Le più utilizzate sono quarzo rosa (la Pietra del Cuore) e giada bianca (addome, cuore e sistema nervoso) come suggerisce Antonella Capasso, operatrice olistica. Ma anche verde e arancio. La Capasso si occupa di Medicina Tradizionale Cinese dal 2014. Poi è molto importante la forma. Deve essere in grado di arrivare su tutti gli angoli del viso, pertanto le forme giuste sono a cuore, a farfalla, a corno o a pesciolino. A discrezione del gusto di chi le usa.
I movimenti del Facial Gua Sha
Si fa scivolare la pietra dall’interno del viso all’esterno aiutandosi con un olio o una crema idratante. Vi riportiamo i movimenti consigliati da Antonella Capasso. Si inizia dal collo, prima i lati e poi al centro, dal basso verso l’alto, facendo scivolare la pietra verso il mento. Bisogna farlo per 5 o 10 volte al massimo.
Dal centro del mento si prosegue verso la mascella, andando verso l’esterno, prima una parte del viso e poi l’altra. Con gli stessi movimenti, si risale dalla guancia allo zigomo, arrivando alle sopracciglia e infine alla fronte. La fronte andrà massaggiata dal basso verso l’alto.
I vantaggi del Gua Sha
Secondo la Capasso, poiché ogni punto del viso è collegato ad una parte del corpo (e della mente), questo tipo di massaggio, da semplicemente estetico diventa un vero e proprio trattamento di bellezza che è capace di regalare un benessere totale.
Quando evitarlo
Se soffrite di emicrania o mal di testa cronici può essere controproducente ed intensificare il problema. Sarebbe meglio limitare il trattamento a 2 massimo 3 volte a settimana, una sola volta al giorno. Questo perché il Gua Sha “richiama ulteriormente il QI (energia) verso l’alto, con il rischio di aggravare le cefalee”.
E’ sconsigliato anche se soffrite di rosacea perché potrebbe rompere i capillari sensibili.
Per chi apprezza le tecniche olistiche troverà l’esperta Antonella Capasso su The Blooming Effect.
Ecco un esempio di Facial Gua Sha: