Glifosato, conservanti e pesticidi nei mangimi per i gatti.
Pare che coi croccantini i nostri mici facciano il pieno di conservanti, insetticidi e diserbanti. Lo rivela il mensile elvetico K-Tipp, che ha sottoposto a indagine quindici prodotti: secondo la rivista di questi solo uno sarebbe risultato privo di sostanze potenzialmente nocive per i felini.
Tra le sostanze rintracciate dagli esperti svizzeri nei croccantini c’è anche il glifosato, un potente erbicida adoperato nella coltivazione dei cereali.
Si diceva dell’unico prodotto risultato libero da pesticidi e conservanti: si tratta di “Natura plus” di Coop, che dunque tra i quindici alimenti secchi testati è stato l’unico “promosso”.
Glifosato, conservanti e pesticidi nei mangimi per i gatti
Le analisi di laboratorio commissionate da K-Tipp hanno rintracciato il glifosato in quantità da 10 a 50 microgrammi per chilo in dieci marche di croccantini.
Secondo gli esperti svizzeri si tratta di valori decisamente alti, considerato che questi mangimi sono fatti per bestiole che non pesano più di cinque chili neppure da adulti.
Va detto che non è ben chiaro quali effetti possa avere sull’organismo dei nostri piccoli amici una tale dose giornaliera di pesticidi ed erbicidi.
In particolare, le organizzazioni internazionali in genere danno un giudizio molto negativo sul glifosato. Va peraltro rammentato che questa sostanza sarà ancora legale nella Unione Europea fino al 2022.
Clorpropham
Il laboratorio incaricato da K-Tipp ha anche trovato tracce di clorpropham, che è un inibitore batterico nella maggior parte degli alimenti secchi. La sostanza non è più approvata nell’UE.
Tre croccantini esaminati contenevano anche residui di piretroidi: i piretroidi sono neurotossine usate per gli insetti.
Va detto che gli insetticidi sono piuttosto pericolosi per i gatti, anche perché questi animali sono più sensibili a queste sostanze rispetto ai cani. Possono dare loro crampi, allergie, vomito e disturbi comportamentali.
Valori “nei limiti di legge”, replicano le aziende
Sia i produttori che i rivenditori di cibo secco per gatti hanno reagito all’inchiesta sostenendo che il loro mangime è conforme alla legislazione europea e che i residui di pesticidi rilevati non sono un problema.
Un problema in ogni caso c’è, e bello grosso: per i mangimi degli animali, infatti, non ci sono limiti al contenuto di residui di pesticidi. Insomma, tutto vale, che faccia bene o no.
Quanto ai conservanti, questi in Europa vanno bene fino alla quantità di 150 milligrammi al chilo.
Peccato che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) abbia scritto in un rapporto del 2018 che “150 milligrammi per chilo sono considerati sicuri per tutti gli animali, ad eccezione dei gatti“.