I 10 alimenti che si conservano più a lungo: la vita ai tempi della quarantena.
In questi tempi di confinamento forzato in casa si può uscire di rado, per fare la spesa, e quindi quando lo si può fare è bene portare a casa solo alimenti che durino molto, possibilmente qualche mese.
Qui di seguito ti offriamo un elenco dei dieci alimenti che durano di più in dispensa.
Uno. Le conserve di frutta. Le conserve di frutta durano molto e non solo sono buonissime, ma anche salutari, soprattutto se sceglierai quelle senza zuccheri aggiunti. In ogni caso mai consumare lo sciroppo che le accompagna, perché è la parte di dolce.
Due. Pasta e riso. Qui il motivo della scelta è abbastanza intuitivo: pasta e riso (crudi, è ovvio) non contengono acqua e quindi non sono soggetti a quei processi di crescita batterica che fanno andare a male gli alimenti freschi (la carne, il latte esposto all’aria e così via).
Tre. Il pesce in scatola. Salmone, sardine, tonno, acciughe. A parte le acciughe, che necessitano del frigo, gli altri pesci inscatolati si possono conservare fino a sei anni.
Quattro. Le olive. Quelle in lattina di solito hanno una scadenza di tre anni.
Cinque. Lo yogurt pastorizzato. Finché sono sigillati, non hanno bisogno di frigo. E poi di solito hanno una data di scadenza molto più lunga degli yogurt “normali”.
Sei. La farina di granturco. Se la si conserva in un luogo fresco e asciutto, può durare anni.
Sette. La frutta secca. Come già per la pasta e il riso, anche qui la chiave è la disidratazione. Spesso la si può consumare anche dopo la data di scadenza, anche perché se va a male, è facilissimo accorgersene.
Otto. I legumi. Quelli in scatola possono durare anche quattro anni. Quelli secchi di solito di meno: un anno.
Nove. Le marmellate. Sarebbe meglio consumarle massimo dopo tre mesi, ma di solito hanno una scadenza fino a due anni.
Dieci. Il miele. Di solito ha una data di scadenza che può arrivare a tre anni. Da conservare in un luogo asciutto. Una volta aperto il barattolo, si può conservare fino a qualche mese.