Infiammazioni: i cibi che le attenuano e quelli che le peggiorano.
Non ci sono diete che da sole siano capaci di curare malattie come l’artrite da psoriasi, l’artrite reumatoide e altre condizioni di tipo infiammatorio, però è possibile scegliere di consumare alimenti che possono attenuare i sintomi e eliminarne altri che invece possono aggravare l’infiammazione e quindi peggiorare il dolore.
Tra questi ultimi, ci sono almeno sei categorie di cibi che sarebbe preferibile evitare e sono le seguenti:
Uno. Gli zuccheri e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio
Si tratta degli zuccheri che si trovano più comunemente addizionati ai cibi industriali, almeno in Occidente (e soprattutto negli Stati Uniti). Questi zuccheri aggiunti si sa che aggravano gli stati infiammatori, il che può portare a malattia.
In uno studio condotto su cavie da laboratorio si è visto che nei topi alimentati con una dieta ad alto tenore di zuccheri gli effetti positivi degli omega tre vengono annullati. In un altro studio clinico condotto su persone s’è visto che i soggetti che bevevano regolarmente bibite gassate e zuccherate avevano più elevati livelli di acido urico, il che può portare a infiammazione e all’insulino-resistenza.
Due. I grassi artificiali trans
Sono un tipo di grassi insaturi che spesso serve ad allungare la scadenza di certi alimenti e che per esempio si trova contenuto nelle margarine. Abbassano il colesterolo buono e possono inibire la funzionalità delle cellule epiteliali delle arterie, il che è un fattore di rischio per il cuore.
Tre. Gli oli vegetali e di semi
Ci sono scienziati che ritengono che certi oli vegetali, come quello di soia per esempio, possano favorire le infiammazioni, per via del loro contenuto in omega 6.
Quattro. Carboidrati raffinati
Non tutti i carboidrati fanno male, ma quelli raffinati sì, soprattutto perché, essendo per l’appunto raffinati, mancano di fibra: le fibre danno sazietà, migliorano i livelli degli zuccheri e apportano batteri utili al sistema digerente.
Ci sono ricerche che suggeriscono che i carboidrati raffinati possano favorire la crescita di batteri che a loro volta favoriscono le infiammazioni intestinali.
Cinque. Troppo alcool
Un consumo moderato di alcool può essere di beneficio all’organismo. Troppo alcool, invece, può aumentare gli stati infiammatori.
Sei. Le carni processate
È ormai abbastanza assodato che consumare carni processate può portare ad un aumento del rischio di contrarre malattie di cuore, diabete e malattie dell’apparato digerente.
Sono questi
La frutta e le verdure in generale e le solanacee in particolare. Pomodori, patate e melanzane, per esempio: la vitamina C e il licopene che sono contenuti in questo tipo di verdure possono alleviare le infiammazioni.
La carne magra. Come detto, no alle carni rosse in generale e a quelle insaccate in particolare, sì alle carni magre come pollo e tacchino. Bene anche il tofu.
Gli omega 3 e i pesci che li contengono, almeno due volte a settimana.
Le lenticchie: ricche di fibra, anche le lenticchie aiutano a tenere sotto scacco le infiammazioni.
E infine: noci, nocciole, cioccolato fondente, peperoncini e peperoni, tè verde, vino rosso e curcuma.