ingegnere inventa un prodotto a petrolio in mare

Ingegnere inventa un prodotto a base di quinoa capace di bonificare il petrolio

Ingegnere inventa un prodotto a base di quinoa capace di bonificare il petrolio

Ingegnere inventa un nuovo prodotto ecologico a base di quinoa. Lui si chiama Duvanis Herazo Navajas, è un ingegnere colombiano e ha inventato un nuovo prodotto biotecnologico a base di agrumi, quinoa e cocco capace di rimettere in sesto l’ambiente in circa due settimane dopo fuoriuscite accidentali di petrolio.

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Gli sversamenti di petrolio hanno gravi conseguenze per l’ambiente e colpiscono molto duramente i vari ecosistemi. Ripulire dopo un disastro ambientale di questo genere non è per niente facile.

Eh sì, perché qualche volta la toppa è peggiore del buco. Spesso per ripulire le “macchie” di petrolio si adoperano solventi chimici che hanno un grosso impatto negativo sull’ambiente e la cui degradazione è piuttosto lunga e difficile.

Herazo Navajas, che è un ingegnere dell’Università Nazionale della Colombia, ha creato una sostanza biotecnologica a partire da alcuni metaboliti degli agrumi, del cocco e della quinoa.

Secondo lui questo solvente naturale sarebbe capace di ripristinare l’ecosistema in una decina di giorni, riducendo l’inquinamento da petrolio fino al 90 per cento.

Dopo anni di ricerca, lo studioso colombiano ha sviluppato un prodotto che si pone come un’alternativa ecologica e sostenibile quando si tratta di trovare rimedio agli sversamenti di petrolio nell’ambiente naturale.

ingegnere inventa un prodotto a petrolio in mare

Il punto di partenza del nuovo ritrovato è che in natura ci sono sostanze che scompongono gli idrocarburi in sostanze più semplici e facilmente degradabili: il punto fondamentale è che sono capaci di farlo senza bisogno di ricorrere ai “normali” prodotti di sintesi.

Più in dettaglio, il nuovo prodotto sfrutta la capacità di alcune piante di rilasciare naturalmente metaboliti chiamati “secondari”, cioè non essenziali per la loro funzione, ma che sono utili, per esempio, come meccanismo di difesa.

In particolare si sono sfruttati i metaboliti prodotti da agrumi, cocco e quinoa: quando vengono a contatto col petrolio, lo scompongono in sostanze meno complesse e più facili da biodegradare secondo i meccanismi naturali.

E bravo l’ingegnere colombiano!

 

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!