Com’è facilmente comprensibile, la morte è un problema filosofico ed esistenziale che assilla il genere umano fin da quando, migliaia di anni fa, nel nostro cervello si accese la luce della consapevolezza, il che probabilmente avvenne a causa di un mero “incidente” genetico.
Nel corso dei secoli sono state date le risposte più varie a questo angoscioso interrogativo: perché la morte?
Una di queste è contenuta nella poesia “La morte non è niente” (Death is nothing at all), scritta ai primi del ventesimo secolo dal teologo e scrittore britannico Henry Scott Holland, che fu attivo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso. La sua risposta, fondamentalmente, è che finché dura in noi la cara memoria di chi abbiamo amato, la morte non ha davvero vinto.
È un’idea del trapasso che tutti vorremmo fosse vera, per noi e soprattutto per le persone alle quali vogliamo bene.
Qui sotto ti offriamo il testo di questa poesia, crediamo si tratti di un componimento che merita più di una riflessione.
“La morte non è niente. Non conta.
Io sono solo scivolato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme
è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
È la stessa di prima,
C’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!”