“L’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere”. Ralph Waldo Emerson.
Siamo noi che scegliamo che tipo di persona essere, davanti agli imprevisti della vita, avremo sempre la scelta.
“Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”. Eleanor Roosevelt.
Comunque sia, non è bene che gli altri ci giudichino, così come non è bene manco il fatto che siamo noi a giudicare gli altri, perché per poter giudicare qualcuno bisogna indossare le sue scarpe. Il concetto che si vuole affrontare è il fatto di non farci dire dagli altri come dobbiamo gestire la nostra vita e cosa dobbiamo fare, perché la scelta spetta solo a noi.
Una cosa è che dei famigliari o amici intimi ci diano dei consigli e un’altra cosa è che loro vogliano dominarci, questo non dobbiamo affatto permetterlo, così come non dobbiamo essere noi stessi a comportarci in questo modo con gli altri se vogliamo essere felici.
Ma cos’è la felicità?
Secondo Platone la felicità sta nel movimento tranquillo, ovvero, nell’evoluzione o cambio sereno delle cose, incluse quelle che si ripercuotono nella vita.
Si dice pure che la felicità la si raggiunge quando si ha tutto ciò che si desidera in modo armonioso. In altre parole, la felicità è la soddisfazione dei piaceri e il fatto che le necessità di ognuno siano coperte.
Ogni persona è diversa, ed è per questo che ciò che rende felici alcuni, rende infelici altri. Proprio per questo motivo, è importante non permettere agli altri di gestire la nostra vita: siamo noi che sappiamo cosa vogliamo e cosa ci rende veramente felici.
Per non guardarsi indietro con dei rimpianti, è importante avere fiducia in sé stessi e seguire la propria strada, senza interferenze. Possiamo anche sbagliare, ed è giusto che sia così, perché tutto nella vita è esperienza, ma almeno avremo la consapevolezza di aver agito secondo i nostri desideri e potremo vivere in uno stato di pace interiore.