Le bucce di cipolla: scopri come riutilizzarle in modo intelligente. Mai sprecare se se me può fare a meno. È questa la “morale” dei due piccoli “trucchetti” per riciclare le bucce delle cipolle che ti illustriamo qui sotto.
Perché buttare nel bidone della spazzatura quel che si può recuperare? Del resto in cucina da sempre è buona regola recuperare tutto quello che si può, anche quello che di solito ci viene la tentazione di gettare nella pattumiera senza pensarci troppo su.
I due metodi di riciclo che ti proponiamo qui di seguito rispondono esattamente a questa logica di buon senso: si tratta di due piccoli procedimenti che ti permetteranno di ridare “nuova vita” alle bucce delle cipolle.
La quali bucce possono rivelarsi particolarmente utili, va detto, non solo in cucina, ma anche come prodotto “di bellezza” (un po’ sui generis, è ovvio).
Ma veniamo al dunque.
Un primo modo di recuperarle è usarle come condimento. Se ne prende una buona quantità e si mettono in forno per un’ora: alla temperatura di 90 gradi sopra una teglia foderata con della carta forno. Dopodiché si fanno freddare e si sminuzzano con pazienza fino a ridurle a una sorta di polvere.
A questo punto le potremo conservare in un barattolo di vetro a tenuta e adoperarle come un condimento in polvere per insaporire salse o insalate. Come si vede, semplice ma anche molto pratico.
Un secondo modo per recuperare le bucce è come tintura per capelli. Per avere un bel colore rosso dorato, basta preparare un decotto con mezz’etto di bucce e un bicchiere d’acqua. Più aumenta la quantità delle bucce, più la tinta si scurisce.
Per un effetto ben visibile, occorre lasciare agire per un paio d’ore. È importante che l’impacco o empiastro (o come volete chiamarlo) sia applicato per bene alla radice dei capelli.