Lo spazzolino da denti di bambù: perché sceglierlo e come.
Lo spazzolino da denti è un oggetto che fa parte della nostra routine quotidiana. Per una questione sia di efficacia nella pulizia che di igiene, sappiamo tutti che gli spazzolini vanno cambiati periodicamente.
Ecco, non tutti si soffermano su questo punto: e cioè che proprio questa necessità di cambiare lo spazzolino ogni due o tre mesi pone un problema non da poco sul piano del rispetto dell’ambiente.
Già, perché un normale spazzolino di plastica, di quelli che usiamo quasi tutti, si stima che ci metta almeno mille anni a degradarsi.
In altri termini, è un pezzo di plastica inquinante che rimarrà in giro da qualche parte sul pianeta (quasi certamente nel mare) anche quando noi e i nostri figli, nipoti e pronipoti non ci saremo più da un bel pezzo.
Eppure di alternative allo spazzolino di plastica ce ne sono: il bambù, per esempio.
S’è detto: la stragrande maggioranza degli spazzolini che si trovano in commercio sono fatti con della plastica non riciclabile. Le setole, poi, quelle sono fatte di nylon, un materiale che si ritiene sia responsabile del rilascio di grandi quantità di gas serra nell’atmosfera.
Ora, la filosofia che sta dietro agli spazzolini di bambù è completamente opposta, nel senso che questi spazzolini sono concepiti in modo da essere completamente riciclabili.
Inoltre come materiale il bambù possiede anche buone qualità antibatteriche, che per uno spazzolino da denti non sono affatto secondarie.
Quanto alle setole, in questo tipo di spazzolini di solito sono naturali oppure fatte con carbone di bambù, che possiede tra l’altro ha una certa efficacia sbiancante sui denti.
Ma non basta: gli spazzolini di bambù sono anche abbastanza economici: li possiamo trovare facilmente nei negozi specializzati in prodotti bio e eco-compatibili.
In generale prima di comprare uno spazzolino di bambù dovremmo tenere conto di questi elementi:
che sia completamente biodegradabile. Ciò vuol dire sia il manico che le setole: in tal modo lo spazzolino può essere gettato nel compost e quindi riciclato al 100 per cento;
che sia compostabile anche la confezione che lo contiene: ottima la carta riciclata;
che il bambù usato per produrlo non sia tossico: deve essere sostenibile, ma anche di qualità;
che le setole siano morbide (a protezione delle gengive).