Ultimamente, vista la situazione di difficoltà imperante nel nostro Paese e nel mondo, anche gli stilisti si sono dovuti adeguare, reinventandosi, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative al fine di portare brio e leggerezza nelle case degli italiani: così la moda diventa virtuale.
A fine settembre 2020 si è svolta la consueta Fashion Week a Milano che ha portato delle novità atte a sperare per il futuro e anche a riflettere sull’attuale momento storico: ci ricorderemo di questa edizione perché è stata la prima in forma phygital (crasi tra physical e digital) in quanto alcuni nomi hanno sfilato in presenza, altri online.
Che impatto ha avuto la moda virtuale sui professionisti del settore?
Una moda all’insegna dell’introspezione
I grandi marchi hanno portato in passerella e sullo schermo il loro animo sensibile, lasciandosi ispirare dall’attualità e interpretandola secondo un loro concept attraverso le loro collezioni: ad esempio Fendi ha riflettuto sul concetto di eredità tra generazioni che si rispecchia nei suoi abiti e ha quindi portato la tradizione in passerella: “Ho pensato a questa collezione quando già la nuova realtà ci aveva catturato, mi sembrava strano parlare di moda in un mondo ormai così diverso […] ho capito che potevo parlarne attraverso i suoi valori che sono stati tramandati nella mia famiglia” così afferma Silvia Venturini Fendi.
Fendi – Donna P/E 2021
Anche Versace ha sviluppato un’idea “intima” di moda, realizzando, attraverso i suoi vestiti, un luogo di fantasia in cui potersi proteggere.
Versace – Donna P/E 2021
Per non parlare di Armani! La sua sfilata in grande stile è stata proiettata in live sul piccolo schermo, scaldandoci così il cuore e permettendoci di sognare almeno un po’!
Armani – Donna P/E 2021
Si può, dunque, affermare che gli stilisti abbiano incentrato la loro attenzione sul concetto di identità, lavorando su se stessi e proiettandolo verso il mondo che li circonda.
Moda virtuale: una speranza per il futuro
Ma non tutto il male vien per nuocere! Il digitale può rivelarsi un grande strumento innovativo, grazie alla tecnologia più avanzata, per connettere più rapidamente il prodotto e l’utilizzatore finale.
Diversi brand hanno già provato a sperimentare, prima dell’insorgere del Covid, una realtà virtuale per il pubblico e, ora, potranno perfezionare tali tecniche: ad esempio, attraverso un’esperienza immersiva, il consumatore potrà godere delle nuove collezioni come se fosse fisicamente presente in uno showroom; un altro esempio accattivante riguarda Zara e Prada che hanno provato a creare dei “negozi virtuali” attraverso le tecnologie della realtà virtuale e della realtà aumentata… un’esperienza da provare!
Credit: Opyo (Instagram)
La moda virtuale è una realtà e lo diventerà ancora di più regalandoci esperienze sensoriali indimenticabili in una società sempre più tecnologica.