Quando si prende la decisione di diventare dei genitori, si fanno dei propositi per educare i propri figli nel miglior modo possibile. Tuttavia, a conti fatti, succede che molti sono i genitori che si lamentano per via che i loro figli si comportano male con loro, e solo con loro!
Effettivamente, vien da chiedersi come mai nell’ambiente scolastico o altro tipo di ambiente, i bambini si comportino bene e poi quando sono a casa si comportino male. Si assiste a una vera e propria trasformazione del carattere.
Va spiegato che i bambini, al di fuori delle proprie mura domestiche, non riescono a essere sé stessi, il loro carattere non è quello reale e sono come trattenuti dallo esprimersi liberamente. Invece, a casa e con i genitori, i bambini riescono a esprimere il loro reale comportamento. Questa differenza si deve al fatto che i bambini hanno dei vincoli emotivi con i genitori, vincoli che con altre persone non hanno; inoltre, i bambini a casa si sentono a loro agio, rilassati e, anche se non sembrerebbe, perché nutrono dell’affetto e ammirazione nei confronti dei genitori.
Certo, tutte queste motivazioni non devono essere una scusa per comportarsi male, ma il punto è che i bambini, se si comportano male, non vuol dire che siano cattivi o che si divertano a fare così, semplicemente significa che non sono stati capiti.
Senza urlare e senza alterarsi, i genitori dovrebbero scoprire la causa e dopo lavorarci assieme, con calma e pazienza, parlare con il bambino e fargli capire cosa ci si aspetta da lui.
Questo fa capire ai bambini come si svolge una giornata, cosa si può fare e cosa no in un determinato momento. Ma la routine è utile pure ai genitori, per saper organizzarsi al meglio e non essere travolti dal peso della quotidianità. In questo modo, le giornate scorreranno più serenamente e il tempo passato assieme sarà un tempo di qualità. Quando c’è l’organizzazione, tutto scorre più armonicamente.