Non ho mai cercato di capire la differenza nel comportamento di uomini e donne rispetto al sesso, né studiato l’influenza di Marte e Venere nella nostra vita o chiesto ad altri uomini cosa pensano di tale circostanza.
Poi, una sera della scorsa settimana, io e la mia ragazza ci trovavamo fianco a fianco sul letto e nel giro di due minuti il mio desiderio crebbe sensibilmente, così la mia mano cominciò a scendere e… in quel preciso istante, lei disse: «Non mi va, voglio solo rilassarmi, vorrei che tu mi abbracciassi».
Io le chiesi: «Cosa? Cosa c’è che non va?», lei pronunciò la frase che nessun uomo vorrebbe mai sentire:
«Vuoi solo che io soddisfi le tue esigenze e i tuoi desideri fisiologici, delle mie necessità e del mio stato d’animo non ti frega nulla».
Mi osservò negli occhi e aggiunge:
«Non potresti amarmi per come sono, indipendentemente da cosa accade nella camera da letto?»
Me ne sono stato in silenzio e ho capito che non sarebbe accaduto nulla quella notta, mi sono girato e mi sono addormentato. Il mattino seguente decisi di trascorrere la giornata con lei: dopo la colazione andammo in un centro commerciale.
Andava da una zona all’altra, provava vestiti costosi e io ero lì al suo fianco, ad aspettarla. Non riusciva a decidersi, così le consigliai di prendere tutto.
Non soddisfatta, decise di voler acquistare anche un paio di scarpe per ogni vestito e, ancora una volta, le diedi risposta positiva. In seguito siamo arrivati nell’area gioielli e abbiamo scelto degli orecchini con diamanti. Era così entusiasta che mi convinsi che l’accaduto della sera precedente era acqua passata e che tutto sarebbe tornato come prima.
Volle comprare anche una racchetta da tennis, sebbene lei non sapesse giocare a tennis. Avrei voluto farle una foto quando la incoraggiai a prenderla: era così felice.
In quel momento mi ha guardato come se stesse provando un’esperienza simile a quella del piacere sessuale, e dopo un po’ mi disse: «Credo sia tutto, andiamo a casa».
Non vedevo l’ora, nonostante ciò le dissi: «No, non voglio tornare a casa».
Di fronte al mio rifiuto, la mia ragazza assunse un’espressione di incredulità e mi chiese senza mezzi termini, tra lo stupore e il fastidio: «Cosa?!»
Risposi così:
«Amore, in questo momento sembra che non ti interessi nulla di me se non le mie finanze e la mia possibilità di fare acquisti».
Aggiunsi:
«Perché non riesci ad amarsi semplicemente per quello che sono e non per le cose che compro?»
In quel momento capii che neanche quella sera avremmo fatto sesso.