La Paris Fashion Week 2022 si è ufficialmente conclusa. Creatività e bellezza sono state le parole d’ordine in una cornice romantica e suggestiva come quella parigina. Ma come è andata? Ecco tutto quello che c’è da sapere e le sfilate più belle che ci hanno colpito.
La settimana della moda a Parigi si è ormai conclusa giovedì 27 gennaio. Tanti brand in programmazione, da Schiaparelli a Dior oppure Valentino ma anche altrettanti assenti come Giorgio Armani, Maison Margiela o Balenciaga che hanno preferito annullare i loro appuntamenti per la problematica situazione pandemica. Inoltre, una bella notizia per i più appassionati: per chi avesse mancato occasione, molteplici fashion show si possono recuperare, guardandoli comodamente da casa, in live streaming, sul sito ufficiale dell’autorevole Fédération de la Haute Couture et de la Mode oppure tramite i siti ufficiali dei singoli marchi.
A un evento così importante e ricercato non potevano mancare illustri ospiti come Chiara e Valentina Ferragni, Tina Kunakey, la giovane moglie di Vincent Cassel oppure Lady Amelia Windsor, membro della Famiglia Reale britannica. Ma non solo, anche le top model Cara Delevingne oppure Natalia Vodianova. Infine, per citarne altri, le attrici francesi Vanessa Paradis e Isabelle Adjani. Appuntamenti imperdibili con il mondo della moda e, a tal riguardo, ecco qualche ‘chicca’ proveniente direttamente dalle collezioni!
Paris Fashion Week 2022: Schiaparelli e la ‘regalità’ dell’oro
Lo stilista e Direttore creativo Schiaparelli, Daniel Roseberry, ha aperto la settimana della moda parigina il 24 gennaio. Una collezione unica nel suo genere che sfida la forza di gravità. Infatti, per illustrare al meglio le sue creazioni e arrivare così al profondo significato, ha spiegato: “la ultima nostra collezione è stata concepita in un breve periodo di speranza, ad aprile. Dopo due anni passati a pensare al surreale, mi sono ritrovato a pensare all’empireo: il cielo come luogo di fuga dal caos del pianeta ma anche la casa di una mitica sacerdotessa, allo stesso tempo dea e aliena che potrebbe camminare tra noi“, sottolineando il concept ultraterreno della sua sfilata.
Forme particolari e concentriche, inoltre, come si può evincere, tre i colori dominanti: l’oro, il nero e il bianco che lo stesso Daniel li ha definiti “colori basici” proprio per trasmettere quel carattere di essenzialità, eliminando il ‘superfluo’. Non a caso, proseguendo nella sua spiegazione, ha ammesso: “improvvisamente il colore mi sembrava sbagliato così come il volume“, specificando che tutto quello che uno stilista utilizza per avvalorare e comunicare “sembrava vuoto. Volevo vedere se potevo ottenere lo stesso tipo di dramma e di fascino ultraterreno senza fare affidamento su quel sistema“. Secondo noi è perfettamente riuscito nel suo intento!
Valentino, “Anatomy of Couture”
Il Direttore creativo della Maison, Pierpaolo Piccioli, non sbaglia mai un colpo. La sua eterogenea collezione si chiama ‘Anatomy of Couture‘ e si concentra proprio sull’esaltazione del corpo femminile e della bellezza nella sua generalità, senza specificazione di genere. Infatti, come ha dichiarato sul suo profilo social, durante i ringraziamenti: “questa collezione si interroga sul corpo, questa collezione sfida i canoni“, riferendosi ad un’ampia visione, appunto, della bellezza stessa.
Tanti elementi hanno reso magiche le sue creazioni: innanzitutto, i colori, dal lilla al verde passando per il blu fino al rosso; le trasparenze, i drappeggi, rouches, mantelle e brillantini. Stampe diverse, abiti lunghi e corti; un trionfo gioioso della bellezza nell’accezione più estesa del termine, andando contro ad ogni tipo di stereotipo. E il nome di questa collezione descrive in modo egregio il fine raggiunto da Monsieur Piccioli poiché il corpo è protagonista e come tale è giusto valorizzarlo, in base ad ogni sua meravigliosa forma, rendendo così ogni look unico.
Zuhair Murad, un viaggio intorno al mondo
Lo stilista libanese ha dato vita a una vera e propria magia. Abiti fluttuanti, romantici e carichi di fantasia per far vivere un’esperienza unica, all’insegna dell‘immaginazione. Infatti, come ha affermato lui stesso: “abbiamo bisogno di sognare, oggi più che mai. Abbiamo bisogno di viaggiare con la nostra immaginazione, di dimenticare un po’ noi stessi e le difficoltà della nostra realtà“. Un viaggio intorno al mondo per sognare e accantonare, anche solo per un momento, i pensieri che ci affliggono.
Un obiettivo semplice ma più che mai necessario: abbandonarsi alla fantasia. E le creazioni di Zuhair hanno centrato in pieno: le stampe che rappresentano il globo, ad esempio, riportano alla luce desideri reconditi di un lungo viaggio, divenuto ormai difficile a causa dell’emergenza pandemica. Oppure ci sono abiti dai colori tenui, come il rosa e maniche a sbuffo che rimandano ad una concezione fiabesca, come le principesse delle favole e, si sa, anche queste ultime rientrano nell’immaginazione. Una collezione che trasmette eleganza, nel suo genere e fa davvero sognare!
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La Paris Fashion Week P/E 2022 è ormai terminata non senza aver lasciato un segno. Un guizzo di speranza per l’avvenire e l’ispirazione tratta, prevalentemente, dal contesto in cui si sta vivendo. Un modo per fuggire dalla realtà e dal caos, svelando, ad esempio, una dimensione ultraterrena o un regno di pace, scaturito dalla fantasia. Infine, un momento storico che ha permesso di rallentare i ritmi, riscoprendo la vera bellezza di ognuno di noi e quanto possa essere speciale proprio perché unica.