Categorie: Salute e Benessere

Pasta al supermercato, trovate tracce di glifosato in queste 2 marche famosissime | Bocciate dal nuovo test italiano!

Un’indagine recente effettuata dalla rivista “Il Salvagente” ha scovato tracce di glifosato, una sostanza controversa, in due campioni di pasta provenienti da noti marchi. Nonostante la pasta sia un elemento cardine della nostra tradizione culinaria, il suo consumo potrebbe nascondere rischi per la salute, come micotossine, pesticidi e altri contaminanti accumulati durante i processi industriali. I marchi della pasta con glifosato sono molto famosi: facciamo chiarezza?

Pasta al supermercato, trovate tracce di glifosato in queste 2 marche famosissime. Bocciate dall’indagine de Il Salvagente!

Al fine di fornire ai consumatori un aiuto nella selezione della pasta migliore dal punto di vista organolettico e salutare, gli esperti de “Il Salvagente” hanno condotto un’indagine annuale sulla qualità della pasta nei supermercati. Questa volta, l’attenzione si è concentrata sul formato delle mezze maniche, coinvolgendo 14 diverse marche di pasta provenienti dai grandi brand e dalle catene di supermercati.

Ciascun campione è stato sottoposto a meticolose analisi laboratoriali, valutazione dell’etichetta e test di assaggio. I parametri di valutazione includevano l’origine del grano, la presenza di glifosato (considerato “probabile cancerogeno”), pesticidi, la micotossina Don (conosciuta anche come “vomitossina”) e una prova organolettica.

Quantità di glifosato nella pasta in quantità alte: i marchi interessati!

I risultati complessivi indicano un miglioramento nella qualità della pasta in commercio, specialmente per quanto riguarda la presenza di pesticidi e altre sostanze tossiche. Confrontando i dati di quest’anno con quelli del 2020 riguardanti gli spaghetti, emerge una netta diminuzione della contaminazione da glifosato: quattro anni fa, sette prodotti su venti erano contaminati, mentre ora solo due su quattordici presentano tracce di questo erbicida.

Va sottolineato che, in entrambi i casi, la concentrazione di glifosato rilevata si mantiene nei limiti di legge. Per quanto riguarda le micotossine (Don) e altri pesticidi, i livelli sono nella norma, senza segnalazioni di irregolarità critiche.

Tuttavia, il test ha declassato sostanzialmente solo due marche di pasta, assegnando loro punteggi inferiori al 6 (insufficienza). Si tratta di una pasta appartenente a un marchio noto e un’altra di un supermercato.

Conad mezze maniche rigate n° 84:

  • origine del grano: Italia, UE e non UE
  • glifosato: 0,070 mg/kg
  • altri pesticidi: assenti
  • punteggio complessivo: 5,9

Garofalo mezze maniche rigate 32:

  • origine del grano: Italia e Australia
  • glifosato: 0,070 mg/kg
  • altri pesticidi: assenti
  • Don: 115 mcg/kg
  • punteggio complessivo: 5.

Prima della pubblicazione, i produttori sono stati contattati per commentare i risultati. Conad ha declinato l’invito a replicare, sottolineando che la concentrazione di glifosato è al di sotto del limite di legge. Garofalo ha effettuato ulteriori analisi dimostrando l’assenza sia di glifosato che di micotossina nelle mezze maniche del lotto analizzato.

Gli autori del test provano a spiegare il motivo di questo fenomeno:

“In passato alcune aziende ci hanno spiegato che pacchi di pasta appartenenti allo stesso lotto possono essere prodotte da partite di grano differente. Non solo. La stessa contaminazione del frumento non è mai omogenea ma puntuale: micotossine o i residui di trattamenti fitosanitari possono “attaccare” o rimanere localizzati in una parte della partita di grano usata per produrre la pasta”

Quest’indagine mette in luce l’importanza di prestare maggiore attenzione alla sicurezza alimentare e sottolinea la responsabilità delle aziende nel garantire la qualità dei propri prodotti.

Fonte: Il salvagente

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Maria

Classe 1966, vanta una storica esperienza nella realizzazione di video tutorial e guide legate al mondo del fai da te e del riciclo creativo. Nel 2018 ha deciso di fondare il proprio portale di informazione relativo ai temi a lei tanto cari, col fine nobile di limitare gli sprechi e foraggiare il riuso creativo.

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