Questa è la parte più sana dell’arancia che hai sempre buttato via
Quando si pensa alla stagione invernale, uno tra i primi frutti che ci vengono in mente sono le arance, ma siamo davvero sicuri di conoscere il modo esatto in cui dovremmo consumarle? Abbiamo scoperto alcune curiosità che ci faranno completamente cambiare idea su questo frutto.
La spremuta d’arancia è, forse, il modo più comune in cui siamo abituati a consumare questo frutto, e, ogni volta che ne beviamo una, siamo certi di fare del bene al nostro corpo facendo il pieno di vitamine e sali minerali.
In realtà i nutrizionisti hanno cominciato a sconsigliare questo tipo di assunzione, per lo meno come modo esclusivo di consumarlo, il motivo è che, spremendo il succo, buttiamo via la parte di fibre che è contenuto nella polpa, in questo modo gli zuccheri non vengono filtrati e passano direttamente nel sangue creando il cosiddetto picco glicemico, ovvero un eccessiva presenza di zuccheri nel sangue, che di per se non è dannosa, ma a lungo andare può creare problemi anche di peso.
In una dieta bilanciata i livelli di glucosio devono restare costanti durante il corso della giornata, se mangiamo il frutto intero, invece, le sue fibre faranno in modo di rilasciare gli zuccheri con una certa gradualità all’interno dell’organismo, quindi ci daranno energia a lungo senza danneggiarci. Certo, se siamo degli amanti delle spremute non dobbiamo rinunciarci completamente però, magari, beviamole insieme ad una galletta ai cereali senza zucchero, così ovvieremo al problema, è comunque una bevanda che in fatto di vitamine è molto salutare.
Abbiamo capito che, per godere di tutti i benefici delle arance, che sono moltissimi perché oltre alla nota vitamina C, questo frutto contiene flavonoidi carotenoidi e acidi organici, tutti molto importanti per la nostra salute, sarebbe bene consumarle intere.
Anche in questo caso commettiamo qualche errore nella loro assunzione, quando le sbucciamo siamo soliti rimuovere tutta la parte bianca che è compresa tra la buccia e la polpa, questo strato, che prende appunto il nome di albedo, in realtà è la parte migliore del frutto, perché qui sono presenti composti fenolici 15/20 volte superiori a quelli di tutto il resto del frutto.
Questi composti hanno il compito di mantenere in salute le cellule del nostro corpo, per questo è importante assumerne nelle giuste quantità. Scartando l’albedo perderemmo gran parte dei benefici dell’arancia. Facciamo allora un piccolo sforzo e cerchiamo di mangiare anche l’albedo, magari non tutto, ma evitiamo di scartarlo completamente.
Articolo revisionato dalla Dottoressa Maria Di Bianco Biologa Nutrizionista