Quinoa: proprietà, benefici e valori nutrizionali.
Si chiama quinoa una pianta originaria del Sudamerica simile all’amaranto. La quinoa produce semi amidacei che i popoli nativi da sempre hanno sfruttato come una delle loro fonti principali di sostentamento.
Strettamente parlando, non è un vero cereale, ma ciononostante viene compresa nel terzo gruppo fondamentale degli alimenti, quello dei cibi ricchi di amidi e di fibre.
Ma rispetto alla maggior parte dei cereali veri e propri, la quinoa contiene più proteine, più calcio, più fosforo e più ferro. Però non contiene glutine, il che la rende adatta a chi soffre di celiachia.
Si ritiene che la quinoa possa far parte in generale di tutte le diete, salvo casi particolari, come gli obesi, i diabetici di tipo 2 e coloro che soffrono di trigliceridi alti.
Il suo apporto in carboidrati e calorie non è indifferente. Però è ricca di fibre e quindi di solito dà un buon senso di sazietà. Inoltre il suo indice glicemico è piuttosto basso, il che la consiglia nella dieta di chi soffre di malattie del ricambio e di sovrappeso.
Come s’è detto, però, in certi casi occorre fare attenzione alle porzioni: precisamente nei casi già ricordati di obesità, diabete di tipo 2 e ipertrigliceridemia.
Non contenendo affatto colesterolo, la quinoa va benissimo invece nella dieta di chi soffre di ipercolesterolemia. Non solo, grazie alle fibre che contiene la quinoa può sequestrare una piccola parte del colesterolo assunto coi cibi, riducendone l’assorbimento nell’intestino.
La quantità di fibre della quinoa porta con sé parecchi vantaggi per la salute, oltre al già ricordato senso di sazietà e all’azione anti colesterolo.
Ovvia la funzione di prevenire e curare la stipsi. Tra l’altro prevenire la stipsi può anche prevenire altri problemi, come ad esempio i diverticoli del colon-retto, le emorroidi e le ragadi anali.
Inoltre la bassa concentrazione di purine fa della quinoa una componente utile nella dieta di chi soffre di iperuricemia, soprattutto se accusa attacchi di gotta. Idem per chi ha la tendenza a fare calcoli renali.
La quinoa si accorda anche con la dieta di chi soffre di pressione alta, nel senso che non influisce negativamente. Anzi, poiché aiuta a diminuire l’apporto calorico, può favorire una diminuzione del peso e quindi anche, indirettamente, della pressione arteriosa.
Come si diceva, la quinoa è abbastanza calorica, per via soprattutto dei carboidrati. Le proteine ne costituiscono circa il 14 per cento della massa totale, che è una percentuale superiore a quella del frumento, delle patate e del granturco.
Gli zuccheri che contiene sono di tipo complesso e i suoi grassi sono insaturi. Dal punto di vista degli amminoacidi, non sembra che in generale siano paragonabili a quelli di origine animale, anche se alcuni di essi sono di qualità migliore rispetto a quelli che provengono dalle proteine animali.
Dal punto di vista dei sali minerali, la quinoa è una buona fonte di fosforo, ferro, calcio, magnesio e zinco.
Quanto alle vitamine, la quinoa contiene modeste quantità di vitamine idrosolubili del complesso B, oltre che una quantità bassa ma per nulla trascurabile di vitamina E.