Il Santo del giorno 26 Agosto è Sant’Alessandro di Tebe, martire cristiano vissuto fra il III e il IV secolo d.C.
Conosciamolo meglio: vediamo chi era, cosa fece, perché è importante e perché è stato canonizzato.
Secondo le fonti più accreditate, egli era un soldato della legione Tebea, quasi interamente composta da uomini valorosi e di profonda fede cristiana.
Quando la suddetta legione fu richiamata in Occidente, allo scopo di propiziare future vittorie, a tutti coloro che la componevano venne chiesto di sacrificare agli dei.
La risposta fu il rifiuto compatto di tutti, intenzionati a non venir meno ai valori della fede professata.
Questi coraggiosi uomini infatti, risposero che il loro attaccamento ai valori cristiani era esattamente uguale alla lealtà verso l’imperatore.
Quest’ultimo, Massimiano, non prese affatto bene la cosa e reagì crudelmente, ovvero con la decimazione dei soldati che formavano la legione.
Tuttavia nessuno dei superstiti, pur di fronte a tanta violenza, cedette.
Sembra che Sant’Alessandro, in un modo o nell’altro, fosse riuscito a sfuggire alla rappresaglia decisa dall’Imperatore e che abbia poi raggiunto varie località del Nord Italia.
Fermatosi a Bergamo, continuò con convinzione assoluta a professare il suo credo e si impegnò in una importante opera di evangelizzazione, che però gli costò la vita.
Raggiunto dalla persecuzione infatti, venne ucciso nel 303.
A Sant’Alessandro vengono attribuiti numerosi miracoli, soprattutto guarigioni operate nelle città dell’Italia del Nord.
Si dice anche che, catturato e più volte condannato a morte, sia sempre riuscito a sfuggire alla decapitazione in quanto al boia appariva grande come una montagna, impedendogli di portare a termine il suo macabro lavoro.
Sant’Alessandro di Tebe è patrono di Bergamo e di molti altri centri più piccoli del Settentrione italiano.