I succhi di frutta fanno la gioia di grandi e piccini, non solo, ci promettono un pieno di vitamine e sali minerali. Ma mantengono poi? Certo che sì, a patto di realizzarli con le nostre mani, partendo da alimenti biologici, possibilmente a chilometro zero e da filiera certificata.
Un centrifugato, un estratto, una spremuta fresca sono un concentrato di salute assicurata. Però, un po’ per pigrizia, un po’ per la fretta, un po’ per praticità, ci riduciamo spesso ad acquistarli al supermercato. Ma sia sicure che siano poi così salutari?
Proprio su questo ha voluto concentrarsi una ricerca di Altroconsumo. Esperti di laboratorio hanno analizzato 18 referenze molto note sul mercato per verificare la composizione dei prodotti industriali e scongiurare la presenza di coloranti, conservanti, edulcoranti o un eccesso di zuccheri aggiunti.
Grazie ai loro consigli e alle risultanze emerse, possiamo quindi compiere scelte d’acquisto consapevoli.
Pronte a scoprire ogni dettaglio?
Iniziamo!
Per comprendere meglio il mercato è necessario fare una distinzione. Le bibite commercializzate si suddividono in 3 categorie distinte:
Altroconsumo ha voluto analizzare i primi per verificare che la quantità di frutta dichiarata fosse veritiera. In laboratorio, si è inteso poi quantificare l’eventuale presenza di zuccheri e appurare la qualità del procedimento termico di elaborazione.
Veniamo ai risultati.
Il migliore succo di frutta, primo assoluto della classifica con 74 punti su 100, è Alce Nero Nettare di Albicocca da agricoltura biologica.
A ruota seguono:
Tutti gli altri marchi si attestano su risultati inferiori a 65 punti, aggiudicandosi una valutazione qualitativa media. Tra questi trovate:
E voi? Quali succhi siete solite acquistare?