Un vaccino per il colesterolo cattivo probabile per il 2021.
Secondo quanto riporta, tra gli altri, il New York Times, una sorta di “vaccino” che è in corso di perfezionamento e sperimentazione clinica in questi mesi potrebbe salvare molte persone dalle complicazioni del colesterolo alto.
Ne dà notizia il governo britannico nell’annunciare un accordo con l’azienda farmaceutica svizzera Novartis per la conduzione di una grande sperimentazione del nuovo medicinale – si chiama inclisiran – nell’ambito del National Health Service (NHS).
Nei topi e nei macachi questo medicinale ha dato prova di essere capace di ridurre “drammaticamente” il cosiddetto colesterolo “cattivo”.
Pandemia permettendo, quest’anno la Novartis dovrebbe fare richiesta per l’approvazione del medicinale come un trattamento aggiuntivo per quanti sono in cura per problemi di cuore e già fanno uso di statine per tenere sotto controllo il colesterolo LDL.
La ricerca ha tra i suoi obiettivi anche quello di verificare se l’inclisiran possa essere adoperato in sostituzione delle statine, che ogni anno vengono assunte da otto milioni di britannici (e da svariati altri milioni di persone in giro per il mondo) per prevenire le malattie di cuore.
Il Ministero della Salute britannico ipotizza che se il medicinale venisse dato a 300mila persone all’anno, potrebbe salvare dall’infarto e dall’ictus almeno 55mila pazienti e risparmiare alla comunità almeno 30mila morti in un decennio.
Quanto al meccanismo di azione, l’inclisiran inibisce la produzione di una proteina che è legata ad alti livelli di colesterolo LDL. Alcuni studi hanno mostrato che iniettato sotto pelle il farmaco può dimezzare i livelli di colesterolo nel giro di due settimane.
Detto in altro modo, l’inclisiran inattiva il gene che produce la proteina PCSK9: le persone con alti livelli di questa proteina tendono ad avere problemi a liberarsi del colesterolo cattivo e quindi hanno un rischio maggiore di malattie cardiache o ictus.
Va detto che ci sono altri medicinali che inibiscono la proteina incriminata, ma costano sulle 4mila sterline all’anno, laddove le statine costano invece solo qualche sterlina.
Quanto all’inclisiran, il suo costo dovrebbe essere più che abbordabile, dato che il “vaccino” dovrà essere fatto solo due volte all’anno.